Domenica, 18 Novembre 2012
Come ho accennato nell’ultimo
articolo, prima di andare via, passando per piazza Venezia, non ho potuto fare
a meno di notare le numerose camionette della polizia e i vari poliziotti
armati di manganelli che si guardavano intorno con occhio attento e aggressivo.
Ma chi sono loro? Perché sono
contro la gente che manifesta, anche pacificamente? Per quale motivo non
capiscono che dovremmo manifestare insieme in pace, dato che anche loro vivono
in questo Paese e sono soggetti alle stesse leggi e alle stesse condizioni che
vengono imposte a noi altri cittadini?
Sembra che questi uomini,
lottatori per esaltazione e distruttori di speranze per mestiere, siano stati
allevati per andare contro ai propri simili, senza alcun motivo e alcuna
ragione.
Vi ripropongo, di seguito,
il contenuto di un articolo pubblicato nel blog di Beppe Grillo.
Polizia, chi stai
difendendo? Chi è colui che colpisci a terra? Un ragazzo, uno studente, un
operaio? E' quello il tuo compito? Ne sei certo? Non ti ho mai visto colpire un
politico corrotto, un mafioso, un colluso con la stessa violenza. Ti ho visto
invece scortare al supermercato una senatrice o sfrecciare in moto affiancato
ad auto blu nel traffico, a protezione di condannati in giacca e cravatta, di
cosiddetti onorevoli, dei responsabili dello sfascio sociale che invece di
occuparsi dello Stato si trastullano con la nuova legge elettorale per salvarsi
il culo e passano le serate nei talk show. Di improbabili leader a cui non
affideresti neppure la gestione di un condominio che partecipano a grotteschi
confronti televisivi per le primarie. Loro "non tengono" vergogna, tu
forse sì. Lo spero. Soldato blu, tu hai il dovere di proteggere i cittadini,
non il Potere. Non puoi farlo a qualunque costo, non scagliando il manganello
sulla testa di un ragazzino o di un padre di famiglia. Non con fumogeni ad altezza
d'uomo. Chi ti paga è colui che protesta, e paga anche coloro che ti ordinano
di caricarlo. Paga per tutti, animale da macello che nessuno considera e la cui
protesta, ultimo atto di disobbedienza civile, scatena una repressione
esagerata. Soldato blu, ci hanno messi uno contro l'altro, non lo capisci? I
nostri ragazzi non hanno più alcuna speranza, dovranno emigrare o fare i polli
di allevamento in un call center. Tu che hai spesso la loro età e difendi la
tua posizione sotto pagata dovresti saperlo. E' una guerra, non ancora
dichiarata, tra le giovani generazioni, una in divisa e una in maglietta,
mentre i responsabili stanno a guardare sorseggiando il tè, carichi di mega
pensioni, prebende, gettoni di presenza, benefit. Soldato blu non ti senti preso
per i fondelli a difendere l'indifendibile, a non schierarti con i cittadini?
Togliti il casco e abbraccia chi protesta, cammina al suo fianco. E' un
italiano, un'italiana come te, è tuo fratello. è tua sorella, qualche volta,
come ieri per gli operai del Sulcis, un padre che ha sputato sangue per farti
studiare. Sarà un atto rivoluzionario.
Il link del blog è http://www.beppegrillo.it/
, quello dell’articolo è http://www.beppegrillo.it/2012/11/soldato_blu.html
Bi
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