“Quando
diventerò assistente sociale voglio provare a far capire ai ragazzi che
cominciare a prendere la droga non vale la merda che ne segue. Sicuro, è
magnifico e divertente fare dei viaggi, non potrò mai negare che sia così. È
eccitante, colorato e miracoloso, ma non ne vale la pena. Non ne vale
semplicemente la pena! Ogni giorno per il resto della mia vita, avrò paura di
ricascarci e di diventare qualcosa che semplicemente non voglio essere! Dovrò
combatterlo ogni giorno per il resto della mia vita e spero che Dio mi aiuti.”
Alice: i giorni
della droga, Feltrinelli
Sono anche io
nell’età dell’adolescenza e troppo spesso sento parlare di droga come se non
fosse niente di così preoccupante.
Tutti si
‘fanno’ quando escono con gli amici. Sì, perché la parola ‘droga’ o il verbo
‘drogarsi’ non viene utilizzato quasi mai. Si fanno, fanno un tiro, fanno i
viaggi... forse è per alleggerire la pillola, ma la sostanza non cambia.
Ho da poco
letto il libro ‘Alice: i giorni della droga’ edito da Feltrinelli, un racconto
piuttosto duro in cui, sottoforma di diario, viene descritta l’esperienza con
la droga della protagonista, che va ben oltre ‘un po’ di roba’.
Molti ‘si
fanno’ per provare sensazioni nuove e mozzafiato, per sentirsi liberi e in pace
con il mondo o per emulare cantanti o amici.
In Italia,
inoltre, si aggiunge l’ebbrezza del pericolo, poiché, con il vecchio governo, è
stata accettata la legge Fini/Giovanardi in cui è espressa l’equiparazione tra droghe "leggere" e droghe "pesanti", sotto l'aspetto della
pericolosità e delle sanzioni. Allo stesso modo, vi è l’equiparazione tra
spacciatore e consumatore che possono essere perseguiti con le stesse modalità,
rischiando da uno a venti anni.
Il
nuovo governo, il ministro Ferrero in primis, crede che questa legge debba
essere cambiata, affermando che: "Uno
spinello fa meno male di mezzo litro di vino e il consumo di droghe leggere
dovrebbe essere depenalizzato, mentre la legge voluta dal centrodestra non fa
distinzione tra sostanze leggere e pesanti, né' tra spacciatori e
consumatori".
Nell’Unione
Europea, troviamo molteplici soluzioni al problema della droga.
Nei
Paesi Bassi il commercio è consentito per le droghe leggere tanto che nei
coffee shop è possibile acquistare fino a 5 grammi pro capite di
marijuana o hashish; le droghe pesanti sono fortemente bandite da questo
contesto.
Anche
nel Regno Unito vi è una vera e propria classificazione di pericolosità delle
sostanze. Le classi vanno dalla A, quella delle più pericolose, alla C. A mano
che si scende di pericolosità anche le pene calano. Inoltre, vi sono altre
droghe non classificate.
A
questo proposito vi consiglierei di ascoltare ‘The A team’ di Ed Sheeran, un
cantautore britannico.
Le
droghe, tutti i tipi di droghe (non solo eroina, cocaina, hashish ma anche
alcol, marijuana, ecstasy troppo spesso sottovalutate nei loro effetti) in
sostanza, sono un veleno, un veleno per il corpo e per la mente. L'effetto dei
diversi tipi di droga varia e dipende anche dalle quantità assunte. Qualsiasi
droga assunta in minime dosi funziona come stimolante, una quantità maggiore
agisce come sedativo e una quantità più grande agisce esattamente come un
veleno e può causare la morte della persona.
Beatrice
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